Bottom Jig: La Tecnica Segreta per la Pesca ai Predatori
La pesca a bottom jig è una tecnica estremamente efficace, in Italia ancora poco conosciuta. Questo metodo, basato sull'utilizzo di esche siliconiche che strisciano o saltellano sul fondale, imita il comportamento naturale di prede come piccoli pesci foraggio e gamberi. In questo articolo, esploreremo i vantaggi del bottom jig, le migliori esche da utilizzare e alcuni consigli pratici per ottenere il massimo da questa tecnica.
Perché Scegliere il Bottom Jig?
Il bottom jig è una tecnica versatile e adatta a molte situazioni, soprattutto quando i pesci si trovano vicino al fondale. Alcuni dei principali vantaggi includono:
- Imita prede naturali: i gamberi e i piccoli pesci che si muovono sul fondale sono una fonte di cibo primaria per molti predatori.
- Adatto a diverse condizioni ambientali: funziona bene sia in acque limpide che torbide, grazie alle vibrazioni e ai movimenti realistici dell’esca, in salt e fresh water.
- Ottimo per la pesca in strutture sommerse: il bottom jig, con una montatura offset, consente di esplorare zone ricche di ostacoli come rocce, tronchi e vegetazione senza impigliarsi facilmente.
- Aumentiamo l’acqua coperta: nonostante i predatori spesso stazionino sul fondo, non sempre questo viene adeguatamente esplorato. Un recupero lineare ad esempio, tendente a dare alle esche una traiettoria che risale verso la superficie, sarà inefficace se non riuscirà ad entrare nella strike zone delle nostre prede. Se la nostra esca lavora a 50 cm sotto la superficie dell’acqua difficilmente un pesce che staziona su un fondo di tre/quattro metri risalirà per attaccarla.
- Esploriamo il fondo: a meno di non pescare con un ecoscandaglio o di non essere in acque completamente trasparenti, raramente sappiamo com’è il fondale. Il bottom jig ci permette di sondare il fondo alla ricerca di ostacoli, variazioni di profondità e di fondale, buche etc… Con l’esca in continuo contatto col fondo impareremo a distinguere i colpi che ci trasmette la canna quando colpiamo strutture, a riconoscere le variazioni dei tempi di caduta che indicano scalini e buche sul fondo, ad evitare il fondale fangoso e a cercare quello duro.
Come Utilizzare il Bottom Jig
Per ottenere i migliori risultati, è fondamentale scegliere il giusto approccio in base al tipo di fondale e al comportamento dei pesci. Innanzitutto lanciamo il kitara ed aspettiamo che raggiunga il fondale. E’ importante selezionare il giusto peso del Cheburashka per far si che l’esca non sia trascinata via dalla corrente. Un esempio pratico: il fiume Arno a Pisa ha una profondità media di 3 metri ed una corrente lenta, con 8/10 grammi avremo un tempo di caduta di circa una otto/dieci secondi.
- Recupero a scalini o sega: con questo recupero andiamo a muovere l’esca con l’ausilio del solo mulinello. Diamo due o tre veloci giri di mulinello per far saltare il Kitara in avanti e attendiamo che ricada sul fondo e ripetiamo per tutto il recupero. Il tempo di caduta che dovete cercare di ottenere per questi saltelli è di uno/due secondi. Gli americani ottengono lo stesso risultato abbinando il movimento della canna al recupero del mulinello.
- Slow Drag: ideale per condizioni di acqua fredda, questa tecnica prevede un recupero lentissimo e costante per mantenere il jig a contatto con il fondale.
- Stall & Shake: perfetta per pesci apatici, consiste nel lasciare il jig fermo per qualche secondo, aggiungendo leggere vibrazioni con la punta della canna.
Consigli per Massimizzare le Catture
- Usa un fluorocarbon leader per aumentare la sensibilità e la resistenza all’abrasione.
- Le canne ad azione fast ed extra fast sono ideali per mantenere contatto con l’esca ed aumentare la sensibilità.
- Alterna velocità e pattern di recupero per capire cosa preferiscono i pesci.
- Cerca strutture sommerse e i cambi di profondità - spesso ospitano i predatori in attesa!
- Sperimenta con i colori in base alla visibilità dell'acqua: colori naturali in acqua limpida e tonalità accese in condizioni torbide.
Conclusione
La tecnica del bottom jig è una delle strategie più produttive per chi vuole insidiare i grandi predatori in acque dolci e salate. Con la giusta attrezzatura e un po’ di pratica, potrai aumentare le tue catture e rendere le tue sessioni di pesca ancora più emozionanti.